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venerdì 20 luglio 2018

Il 100% Italiano non è sempre indice di qualità


Quando il Made in Italy è propaganda senza significato

Il made in Italy viene rappresentato come una eccellenza mondiale, ma è sempre vero? Il fatto di usare solamente prodotti italiani è realmente una garanzia di qualità? Direi proprio di no!



Un prodotto fatto in Italia non determina nessuna garanzia di qualità aggiuntiva. In senso assoluto essere "100% made in Italy" non garantisce niente di più rispetto a quelle che impone la comunità europea. Supporre quindi che per il semplice fatto che sia prodotto in italia, sia un prodotto più sicuro o superiore rispetto ad altre provenienze, è privo di fondamento e spesso falso.

L'italiano medio è convinto che per il solo fatto che un prodotto contenga ingredienti esclusivamente italiani, questo significhi che allora è un prodotto di qualità. Vi sieti forse dimenticati dei numerosi scandali alimentari tutti esclusivamente italiani?

Primo fra tutti vi ricordo il famoso "vino al metanolo" che l'immagine di apertura vuole ricordare. Per chi non sonoscesse la vicenda vi invito a leggere la storia qui: Scandalo del vino al metanolo in Italia

I dati della coldiretti parlano chiaro: i prodotti alimentari caratterizzati da frodi sono farine, pane e pasta (che infatti coprono una quota del 16% del valore dei prodotti sequestrati). A seguire le carni (11%), il latte e i derivati (8%), i vini e gli alcolici (5 per cento).

Tralasciamo però il lato criminale del 100% italiano e pensiamo alla qualità degli ingredienti italiano,  pensato che  essere italiano indichi una bontà superiore dei prodotti, in particolare in campo alimentare? Spesso non è vero ed è solo una patriotismo privo di fondamenta.

Sono convinto infatti che molti di voi credono che alcuni degli ingredienti italiani siano i migliori al mondo, ma questa lista esemplificativa vi farà ricredere:


Olive migliori al mondo: Arbequina (Spagna)
Carne migliore del mondo: Kobe (Giappone), Wagyu (Australia), Argentina
Migliore prosciutto crudo del mondo: Pata negra (Spagna)

Questi pochi esempi mi servono solo per affermare che anche se un ingrediente non è italiano, non significa che non sia buono.  Scrivere che un alimento è 100% italiano non è quindi un elemento che lo rende automaticamente migliore, ma è solamente un meccanismo di propaganda che va a fare leva in quelle persone che sono "razzisti" anche sul cibo, cioè che pensano che tutto ciò che non sia italiano, sia il infariore e da evitare.

Concludo con una semplice domanda per farvi riflettere: comprereste un ananas 100% made in Italy o un ananas 100% sudamericano?

venerdì 29 settembre 2017

Tutti i miti del Kamut: falso il fatto che sia più digeribile e che abbia meno calorie



Tutti conoscono il Kamut, quindi voglio andare subito al punto: molto di quello che sapete su questo tipo di grano è falso.

In primis il Kamut è il nome commerciale di una specie di grano chiamata Triticum turgidum turanicum, quindi ogni volta che voi lo chiamate Kamut, è come se diceste "Barilla".

Il grano tenero classico (pizza e dolci) si chiama Triticum aestivus e viene comunemente chiamato "grano tenero" perchè è quello più diffuso ed utilizzato nel mondo.
Il grano duro (pasta) è il Triticum dorum. 
Come vedete sono tutti e 3 facenti parte del genere Triticum.

Tutti credono che il Kamut contenga meno calorie e sia più digeribile: falso e falso.

Sul fatto che sia ipocalorico è anzi vero il contrario: il Kamut ha il chicco di dimensioni circa doppie del grano classico e contiene più lipidi e più proteine.

Grano duro: 339 Kcal/100g
Grano tenero: 330 Kcal/100g
Kamut: 335 Kcal/100g


Quindi sicuro non è un grano adatto per la dieta, infatti, ha le stesse calorie degli altri, ma con un contenuto di grassi superiore.

Pertanto non è neppure vero che sia più digeribile, dato che come abbiamo visto, il suo contenuto in nutrienti è praticamente uguale agli altri tipi di grano, quindi non c'è nessun razionale per affermare che sia più digeribile.

Ma allora cosa cambia? Semplicemente è una questione di gusto e consistenza, solo questo. 
Se vi piace cambiare abitudini per provare sapori diversi, prendete pure la pizza al Kamut, ma sicuramente non pensiate di mangiare meno calorie o digerire la pizza più facilmente, perchè non è vero!

giovedì 23 marzo 2017

Rischio di figli scemi mangiando vegetali non biologici



Che la frutta e la verdura trattata con pesticidi facesse male era abbastanza ovvio e noto, ma stranamente studi scientifici a riguardo ce ne sono ben pochi.
Recentemente è stato pubblicato sulla rivista Lancet (articolo completo) una delle poche ricerche che analizza finalmente gli effetti dei cibi biologici (che si chiamano in realtà organici) rispetto a quelli "classici", cioè trattati con fertilizzanti chimici e pesticidi.
I risultati sembrano rimarcare l'ovvio, ma fanno emergere anche nuove informazioni interessanti.
In particolare si è visto che una donna in gravidanza che si alimenta con cibi non biologici, ha un rischio maggiore di far nascere un bambino con deficit cognitivi e quindi con un quoziente intellettivo inferiore, rispetto ad un figlio da una madre che si ciba di alimenti organici.
Come gli scienziati stessi ammettono, è opportuno approfondire ulteriormente l'argomento, dato che sono decenni che consumiamo alimenti dei quali non conosciamo bene gli effetti sul nostro organismo.

venerdì 20 gennaio 2017

Ecco perchè la maggior parte dei vegani è donna


Si stima che almeno l'85% dei vegani sia donna, ma perchè?
Ecco le motivazioni sul perchè i vegani sono prevalentemente donne.

1 - Sono più influenzabili:
Basta far vedere alle donne una foto di un animale morto a caso e subito si scandalizzano e si indignano. Credo che il detto "occhio non vede, cuore non duole" sia sicuramente stato coniato da una donna.

2 - Le donne seguono maggiormente le mode degli uomini:
Essere vegani non è più una scelta puramente morale, ma è diventata anche un costume popolare.
Ormai essere vegani "fa figo", ovviamente è quello che credono loro, però alcuni lo pensano veramente. Spesso è solo un modo per sentirsi alternativi.

3 -  Le donne copiano le amiche:
Molte donne basano le loro conoscenze non sui fatti, ma su quello che dicono le loro amiche, quindi basta avere una amica vegana e si sentono irrazionalmente attratte dal copiarla, soprattutto dopo che questa ha decantato loro le ipotetiche magie di tale dieta.

4 - Pensano di cambiare il mondo con le loro scelte:
Le donne danno significato alla loro vita solo quando hanno una passione alla quale dedicarsi. Quindi ogni volta che mangiano pensano di stare salvando la vita di tutti gli animali del pianeta (ovviamente cosa non vera) e si sentono appagate.

5 - Le donne sono fissate con la dieta
Le donne associano al veganesimo un modo figo per dimagrire e dato che molte hanno provato già altre mille diete, tentano anche la via vegana.

Cosa ne pensano gli uomini di queste cose?

Un uomo non va dietro a queste cavolate, a nessuna di queste.
Ad un uomo basta che sia buono e che ce ne sia in abbondanza e quasi sempre un uomo vegano è uno smidollato, deriso dagli altri suoi amici maschi.
Spesso un uomo diventa vegano solo perchè pensa di farsi le tipe vegane che ha conosciuto, ma degli animali non ha nessun interesse particolare.