giovedì 12 settembre 2019

UDINE: la polizia comunale preferisce multare le persone in ospedale invece che allo stadio

Ospedale di udine multe polizia

 DIVIETO DI SOSTA CONCESSO ALLO STADIO, MULTATO ALL'OSPEDALE DI UDINE

La polizia comunale ammette: allo stadio tutto è concesso

Anche se non seguite il calcio ma siete di Udine, vi sarà sicuramente capitato di passare per lo stadio Friuli (DACIA) durante una partita. Avrete quindi notato la sosta selvaggia che interessa non solo le zone attigue i parcheggi dello stadio, ma anche tutte le vie vicine, come via Lodi o via Sagrado. Non solo si parcheggia in sosta vietata sulla strada, ma pure sopra i marciapiedi e nelle aiuole.  Una vera porcheria.
Dato che è un comportamento a mio avviso intollerabile, durante una partita ho chiesto ad un vigile in servizio perchè non multasse le macchine in divieto di sosta, la sua risposta è stata:
Ha ragione, ma siamo in Italia. Se multassi le macchine allo stadio accadrebbe una rivolta
Quindi per ammissione stessa della polizia, la sosta vietata viene consentita non perchè ci siano reali motivi di sicurezza, ma solo per evitare polemiche e per favorire le persone che vanno allo stadio a vedere l'Udinese.

Cosa ben diversa quando invece si parla di sosta vietata per le persone che devono andare in ospedale, dove quotidianamente passa il vigile a multare chi non trova parcheggio.
Badate bene che in ospedale uno DEVE andarci, perchè altrimenti rischia di morire, non è come andare allo stadio per divertirsi. Inoltre, la viabilità dell'ospedale di Udine è talmente scandalosa chè è praticamente impossibile trovare parcheggio per tutte le utenze dell'ospedale. Infatti, i parcheggi a pagamento sono nettamente inferiori alle persone che frequentano l'ospedale e non c'è alternativa alcuna per poter parcheggiare.
Inlotre, la maggior parte dei "clienti" dell'ospedale è anziana e DEVE parcheggiare vicino, altrimenti non potrebbe percorrere la strada dalla macchina all'ospedale autonomamente (tralasciando la ridicola organizzazione interna dell'ospedale, dove le persone devono percorrere chilometri per andare da una parte all'altra, molto user friendly).

Detto questo credo che la polizia comunale volontariamente controlli solo le vie intorno all'ospedale perchè sanno che ci sono multe facili da fare, altrimenti non si spiegherebbe perchè non facciano lo stesso con le vie subito adiacenti. Mi riferisco a via Colugna, dove le multe vengono fatte ogni giorno, mentre le persone che parcheggiano nella rotonda del piazzale Angelo Merigi per andare al tabacchino (quello accanto al ristorante al Faro) non vengono mai multate. E fidatevi che ogni giorno parcheggiano in piena rotonda per andare al tabacchino.
Badate bene che io non parlo di soste a rischio per la viabilità, come quelle che impediscono l'accesso alle ambulanze o che ostruiscono i passi carrabili. Parlo di soste di persone che devono entrare in ospedale e mettono la macchina lungo la strada, posteggi che risultano in divieto solo per la presenza del cartello e che formalmente non intralciano nulla. Ad esempio sono molto più a rischio le soste davanti al panificio Venier, sempre in via Colugna, quelle si ostruiscono il traffico dato che sono praticamente in mezzo alla corsia (ovviamente nessuna multa neppure lì).

Riassumento le ozpioni possibili sono quindi due:
  1. La sosta vietata lo è sempre e qualsiasi trasgressione deve essere punita.
  2. La sosta vietata va multata solo quando fa comodo al comune, che preferisce multare i poveretti che devono andare all'ospedale a curarsi rispetto alla gente che va a vedere la partita.
La prima opzione dovrebbe essere quella corretta, quindi spero che la polizia comunale di Udine inizi a fare meglio il suo lavoro. Se invece l'opzione due è quella corretta, direi solo che c'è da vergognarsi.


lunedì 2 settembre 2019

La birra cruda, integrale e la birra non filtrata fanno male?

rischi birra cruda non filtrata

LA BIRRA CRUDA E LA BIRRA NON FILTRATA FANNO MALE?



Quali sono i rischi nel bere la birra cruda e non filtrata?
Vi è mai capitato di stare male dopo una birra artigianale?


Ultimamente vanno di moda la birra non filtrata e la birra cruda. Molti brand famosi hanno immesso nel mercato delle nuove versioni crude e non filtrate. Ma perchè?
Il marketing vuole fare passare il messaggio che queste tipologie di birre siano migliori, più saporite e buone. Ma siamo sicuri sia realmente così?

Partiamo dal presupposto che nella produzione di bevande, birra compresa, si utilizza il processo di pastorizzazione per garantire alle bevande una buona conservazione e caratteristiche igieniche ottimali. Birra cruda, significa che non è stata sottoposta a nessun processo di pastorizzazione.
Questo processo non modifica in nessun modo il sapore o le qualità della birra, ma è solo una norma igienica che garantisce che nella birra non ci siano batteri o microorganismi vivi.

A qualcuno di voi verrebbe mai in mente di comprare del latte non pastorizzato? Potreste anche farlo, ma probabilmente vi verrebbe una diarrea spaventosa dopo 2 sorsi e nella migliore delle ipotesi il latte andrebbe marcio nel giro di un giorno, proprio perchè tutti batteri presenti nel latte non sono stati uccisi dal calore della pastorizzazione. Lo stesso avviene nella birra cruda. Per questo la scadenza della brira cruda è molto più breve.  Inoltre, se ne bevete anche quantità moderate, può venirvi il vomito o la diarrea.
Birra cruda = possibili microrganismi al suo interno.

Quali sono i vantaggi di una birra cruda?

Nessuno. Il vantaggio è per il produttore, che risparmia soldi perchè salta un processo importante della produzione. Il bello è che vi fa pure credere che sia una cosa figa e che la birra sia più buona, mentre non è vero. Pastorizzare la birra è una garanzia di sicurezza, non farlo è come bere il latte che esce dalla mammella della mucca.
E badate bene che non stiamo parlando di sapore, infatti non pastorizzare la birra può peggiorare il sapore. La birra cruda, infatti, modifica il proprio sapore e le proprie proprietà organolettiche anche solo con il passare del tempo, proprio perchè la sua conservazione non è ottimale.

La birra cruda è anche, generalmente, birra integrale, cioè non microfiltrata. La mancata sottoposizione al trattamento termico e alla microfiltrazione lascia la birra integralmente ricca di lieviti e sostanze in sospensione. In poche parole il filtraggio rimuove tutti i residui inutili. Questo processo può modificare il sapore, ma l'opzione è bersi tutti i lieviti morti o impurità presenti nella birra. L'effetto torbido di queste birre è proprio perchè dentro c'è di tutto. Per fortuna il filtraggio si esegue dopo la pastorizzazione, ma nel caso di una birra cruda e non filtrata, le cose per il vostro stomaco potrebbero andare male. Sicuramente la digeribilità della birra ne risente se vi bevete tutti i residui. Anche in questo caso non filtrare la birra è un vangaggio per il produttore, che risparmia soldi evitandosi un passaggio.

Alcuni sostengono che la non pastorizzazione e la non filtrazione garantisca proprietà nutritive alla birra che altrimenti andrebbero perse. Anche questo punto è abbastanza una baggianata. Stiamo parlando delle proprietà nutritive di un lievito all'interno di un alcolico?
Sarebbe come parlare delle proprietà benefiche della lattuga all'interno del panino del McDonald: ridicolo.

Voglio precisare che parlare di birra artigianale non significa necessariamente parlare di birra non pastorizzata o non filtrata, infatti artigianale NON è sinonimo di crudo o non filtrato. Artigianale significa solo che il birrificio è di piccole dimensioni e il processo di produzione non è industrializzato. Tendenzialmente le birre artigianali sono anche crude e non filtrate proprio perchè servono macchinari costosi per eseguire questi processi, cosa che appunto queste ditte non fanno.
Questo punto è importante pechè molte fonti fanno credere che artigianale significhi utilizzare solo processi "naturali" o materie prime "biologiche". Tutto falso. Significa solo aziende piccole che non pastorizzano e non filtrano la birra perchè sarebbe un costo troppo elevato.

Concludo che ognugno beve quello che vuole, ma è importante valutare bene il reale vantaggio sul sapore che un processo di non pastorizzazione e filtrazione può aggiungere ad una birra, sopratutto in funzione del prezzo e sulla qualità finale.