Cannabiscienza: il portale di divulgazione scientifica sulla cannabis medica
La nostra recensione: vale la pena acquistare il master di cannabiscienza?
Voglio ricordare che tutti i master che non sono organizzati dall’università o in collaborazione con essa o che anche, se prevedono forme di collaborazione con università e atenei non sono strutturati come previsti dalla riforma universitaria (e quindi non hanno come titolo in uscita il diploma di master universitario di I o II livello) non sono master legalmente riconosciuti. Questo ha particoalre importanza nel settore sanitario, dove solo ciò che è riconosicuto per legge può essere utilizzato ai fini professionalizzanti.
Cannabiscienza fornisce un corso a pagamento che tratta diversi aspetti della cannabis medica, da argomenti di pertinenza botanica, a dettagli sulle preparazioni farmaceutiche. Numerosi sono i contenuti prodotti dal portale, sia in formato video, sia testuale. La revisione sulle pubblicazioni scientifiche riguardanti la cannabis sono numerose e ben eseguite. Il contenuto e l'idea di base di fornire un servizio informativo sulla cannabis è quindi sicuramente positivo.
Il punto fondametale è però un altro: perchè devo pagare Cannabiscienza per avere informazioni disponibili gratuitamente?
Formalmente cannabiscienza riorganizza e rende disponibile al pubblico nozioni e informazioni sulla cananbis già attualmente disponibili da altre fonti, come ad esempio pubblicazioni scientifiche, libri, convegni, ecc. Il lavoro è sicuramente importante, impegnativo e time consuming, ma siamo sicuri sia anche utile?
Dal nostro punto di vista nel web sono già disponibili alternative altrettanto valide che informano il pubblico su questi argomenti, sopratutto per un pubblico già formato come gli operatori sanitari. I medici o gli specialisti possono tranquillamente cercare su database scientifici le informazioni specifiche che necessitano. Vale la pena quindi spendere 900 euro per un corso che non è valido per gli ECM e non è neppure legalmente professionalizzante?
Voglio ricordare infatti che tutti i master che non sono organizzati dall’università o in collaborazione con essa o che anche, se prevedono forme di collaborazione con università e atenei non sono strutturati come previsti dalla riforma universitaria (e quindi non hanno come titolo in uscita il diploma di master universitario di I o II livello) non sono master legalmente riconosciuti. Questo ha particolare importanza nel settore sanitario, dove solo ciò che è riconosicuto per legge può essere utilizzato ai fini professionalizzanti.
Voglio ricordare infatti che tutti i master che non sono organizzati dall’università o in collaborazione con essa o che anche, se prevedono forme di collaborazione con università e atenei non sono strutturati come previsti dalla riforma universitaria (e quindi non hanno come titolo in uscita il diploma di master universitario di I o II livello) non sono master legalmente riconosciuti. Questo ha particolare importanza nel settore sanitario, dove solo ciò che è riconosicuto per legge può essere utilizzato ai fini professionalizzanti.
Il certificato che rilasciano non è quindi equiparabile ad un master universitario. Quindi per la legge non è possibile utilizzarlo come titolo per accedere a concorsi pubblici o qualifiche particolari. Il certificato rilasciato è semplicemente un attestato di partecipazione al corso. In altre parole è come se mi guardassi tutta la serie di games of thrones commentata da 10 esperti del settore e poi nel mio studio appendessi un quadro con su scritto: "Esperto di trono di spade". Posso tranquillamente farlo, ma a che scopo?
I master non universitari hanno importanza in settori come l'economia e la finanza, dove partecipare a corsi organizzati da aziende importanti viene ben visto dalle aziende. Sul piano delal sanità pubblica invece, solo i corsi universitari hanno un ruolo per il curriculum.
I master non universitari hanno importanza in settori come l'economia e la finanza, dove partecipare a corsi organizzati da aziende importanti viene ben visto dalle aziende. Sul piano delal sanità pubblica invece, solo i corsi universitari hanno un ruolo per il curriculum.
Riassumendo, il servizio offerto da cannabiscienza è interessante, ben curato e sicuramente vale i soldi che costa, ma è anche utile?
Cosa cambia se mi guardo su youtube un corso altrettanto valido sulla cannabis, e poi mi stampo un certificato che attesta che lo ho seguito? Sul piano legislativo nulla.
Se lo scopo è quindi ottenere dei titoli per miglioare il proprio curriculum, molto meglio frequentare un corso organizzato dall'università, come quello che si svolge all'università di Padova: https://www.unipd.it/cannabis-medicinale
Se invece lo scopo è semplicemente informarsi sulla cannabis medica e non abbiamo nè tempo nè voglia di cercare su google le informazioni, allora cannabiscienza è una buona alternativa.
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