COSA SONO LE AZIENDE ZOMBIE E PERCHE' BISOGNA AVERNE PAURA
LE AZIENDE ZOMBIE
In gergo
tecnico le aziende zombie sono “imprese con oltre dieci anni di età che da tre
o più anni non riescono nemmeno a ripagare gli interessi sul debito.”
L’esistenza di
queste strane creature è un fenomeno oggetto di accesi dibattiti tra
accademici, e l’incubo di politici e governi di tutto il mondo.
A preoccupare è il fatto che queste cosiddette aziende zombie sono aumentate in modo esponenziale in tempi recenti.
Per quale motivo?
È molto
semplice.
Per
fronteggiare la cosiddetta “Grande Recessione” del 2008 le banche centrali di
tutto il mondo hanno iniziato a stampare
moneta “come se non ci fosse un domani”… è proprio il caso di dirlo…
Si parla di molti trilioni (migliaia di miliardi) di dollari che, in teoria, dovrebbero servire a stimolare gli investimenti per far ripartire economia e consumi.
Logica vuole
che un investimento serva a finanziare un’impresa sana, capace di produrre
reddito, ma ultimamente aziende di questo tipo non se ne trovano tante in giro.
Anzi sono una vera e propria rarità!
Ma questa enorme massa di liquidità artificiale deve essere comunque investita in qualche modo.
Ed è qui che
entra in gioco la famigerata speculazione
che letteralmente significa: fare soldi sfruttando oscuri tecnicismi finanziari, senza curarsi minimamente della
logica e dell’economia reale.
Tradotto: a volte può avere più senso investire in un’azienda sull’orlo del fallimento e senza possibilità di salvarsi, piuttosto che su un’azienda sana e che genera un profitto, magari piccolo, ma sicuro.
Ecco gli zombie: aziende già morte che vengono tenute in vita artificialmente da denaro artificiale, e che si aggirano per il mondo economico terrorizzando tutti: governi, altre aziende, investitori piccoli e grandi, persone comuni.
IL CURIOSO (E SPAVENTOSO) CASO DI HERTZ
Hertz è una
società di noleggio auto diffusa in tutto il mondo, e di questi tempi non se la
sta passando troppo bene.
La crisi
economica causata dal Coronavirus e pregressi problemi di redditività hanno
trascinato la celebre azienda sull’orlo
del baratro.
A fine maggio
ha richiesto l’attivazione del Chapter 11,
equivalente americano del nostro “concordato preventivo” e anticamera del
fallimento.
Le azioni Hertz erano arrivate a valere 5 centesimi di dollaro: praticamente carta straccia.
Caput quindi, fine dei giochi? No di certo!
Grazie alla
storica iniezione di liquidità decisa dal governo americano per contrastare la
crisi, Wall Street ha ricominciato a correre ed una pioggia di dollari si è abbattuta su questa impresa per
motivazioni decisamente incomprensibili ai non iniziati alle arti nere della
finanza mondiale.
Ecco allora il
titolo azionario di Hertz passare in pochi giorni da 5 cent a 5 dollari.
Un incremento di valore del 10.000% per un azienda che era già pronta a dichiarare fallimento.
L’aspetto
incredibile di questa storia è che adesso
Hertz, forte del recupero in borsa, ha chiesto al giudice fallimentare il
permesso di procedere ad un aumento di capitale di oltre un miliardo di
dollari, che è come dire: “Scusate avevamo scherzato, non falliamo più ma
vogliamo ricominciare a lavorare e fare profitti.”
Il che in questo momento non sembra solo una speranza troppo ottimistica, ma una vera e propria presa per il culo di dimensioni colossali.
CORRI AL RIPARO
Il caso di
Hertz è il più spettacolare caso di azienda zombie che non solo viene tenuta in
vita da un esercito di finanzieri irresponsabili, ma che viene letteralmente resuscitata da questi
novelli Dr. Frankenstein.
Apprendisti stregoni che inconsapevolmente, seguendo
semplicemente i propri interessi a breve termine, scatenano forze maligne che
non sono però in grado di controllare.
Aziende zombie, morti viventi che si aggirano nell’economia globale, rubano denaro utile ad imprese sane e vitali e si gonfiano a dismisura come bolle pronte a scoppiare.
Può durare a lungo questo sistema
irrazionale e pericoloso?
No di certo,
la storia ce l’ha insegnato fin troppe volte: prima
o poi la logica torna sempre a prevalere, le bolle finanziarie scoppiano e
quando succede sono guai seri.
La domanda non è se, ma quando questo avverrà. E quanto doloroso sarà il ritorno alla normalità.
Vista la quantità inconcepibile di miliardi di dollari che sono stati creati dal nulla in questi anni, la mostruosità delle anomalie economico-finanziarie che si stanno verificando ultimamente (facendo letteralmente impazzire gli economisti), ed il livello di interconnessione raggiunto dall’economia globale, si può tranquillamente ipotizzare che la bomba che sta per detonare causerà il crollo della civiltà occidentale per come la conosciamo oggi.
Nel frattempo
può essere saggio giocare d’anticipo ed iniziare a prepararsi un rifugio nel quale proteggersi da questi spaventosi
attacchi zombie.
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